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Fabriano, un esempio di quanto grande sia la ricchezza e quanto affascinante la qualità delle opere d'Arte nei cosiddetti centri minori. Adagiata in un ampia conca ha svolto un ruolo di primo piano nell'evoluzione storico-culturale del territorio Appenninico tra Umbria e Marche.

LOCALIZZAZIONE: Fabriano è uno dei comuni più estesi d' Italia, ha una superficie di 269,61 Kmq ed è posta in una pittoresca vallata a 325 m. sul livello del mare. E' circondata da colline dietro le quali si ergono: il monte Cucco (m. 1567), il monte San Vicino (m. 1435), il monte Maggio (m. 1361), il monte Fano (m. 890).

IL NOME: Alcuni storici ritengono che il nome Fabriano, derivi dalla fusione dei termini Faber in jano o Faber in amne in riferimento al leggendario fabbro Mastro Marino riprodotto nello stemma della città. Per altri invece il toponimo della città deriverebbe dal nome del del gentilizio " Faberius " proprietario del fondo su cui si eresse la città stessa.


Uno dei simboli della città è sicuramente la fontana Strurinalto, così chiamata per l'alto getto d'acqua che fuoriesce dalla cima della fontana stessa. E ' costituita da tre bacini digradanti ed è stata costruita probabilmente nell'anno 1285 ad opera di jacobo di Grondolo. Il museo della carta e della Filigrana racchiude inoltre la storia della carta nella città di Fabriano e nel mondo.


PALIO: Dal 1995 l'Ente Autonomo Palio S. Giovanni Battista promuove un insieme di attività ludico-ricreative e artistico-culturali con l'obiettivo di rinsaldare i legami sociali, creando occasioni privilegiate di aggregazione nel Centro Storico, alla riscoperta del passato. Da una accurata ricerca delle fonti (si ha notizia di un Palio fabrianese dallo Statuto comunale del 1436), senza trascurare l'immaginario e la tradizione, è nata, tra i vicoli, i chiostri e le piazze del centro storico, la rievocazione storica del Trecento Fabrianese, età aurea per la città, che vede protagoniste le quattro Porte cittadine: Borgo, Cervara, Piano e Pisana. Un vivace antagonismo tra le Porte è l'elemento primo su cui si fonda il Palio, festa popolare e celebrazione, tenzone e rievocazione, dove tutti si sentono artefici e protagonisti. Nella II metà di giugno tutta la città si anima e ogni giorno si susseguono le iniziative: dai Giochi Popolari al Torneo degli Arcieri, dalla esibizione degli Sbandieratori alla rappresentazione di spettacoli teatrali e all'esecuzione di concerti, dall'allestimento di Mostre all'organizzazione di Convegni su temi significativi della vita medievale. Il 24 Giugno, nel giorno del Santo Patrono, in un intreccio di storia e di tradizioni con il mito del fabbro pacificatore della Città sullo sfondo, gareggiano i quartieri nella Sfida del Maglio.

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